La sfida delle Bandiere Blu e Arancioni per le località siciliane: migliorarsi un passo alla volta

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La sfida delle Bandiere Blu e Arancioni per le località siciliane: migliorarsi un passo alla volta

4 Luglio 2018 Turismo 0

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Strategie di sviluppo turistico locale di tipo partecipativo: indispensabile la sostenibilità (economica, sociale, ambientale, istituzionale) quale fattore strategico di gestione  e strumento operativo per conseguire competitività, crescita economica e benessere duraturo per la collettività

Partendo dall’assunto che sono  i fattori sottostanti l’offerta a condurre il viaggiatore verso una determinata destinazione, in un contesto globale di forte concorrenza tra le località risulta fondamentale implementare la capacità del territorio di trasformarsi in destinazione turistica.

Per far ciò oltre al poco utilizzato (in Italia) strumento del Destination Management, risulta prioritario partire da una programmazione strategica e organizzativo-gestionale di un territorio, definendo politiche e attivando azioni capaci di rispettare alcuni criteri: uso di specifici strumenti di misurazione e monitoraggio; coinvolgimento di una pluralità di attori pubblici e privati; adozione di una logica adeguata al carattere relazionale del turismo, direttamente/indirettamente connesso ad altri settori economici; applicare la logica della sostenibilità quale collante del complesso delle operazioni da seguire; procedere alla misurazione (della sostenibilità) tramite un set di indicatori e parametri specifici, per valutare nel tempo progressi e/o regressi, fornendo agli attori del territorio gli input per riorientare le scelte strategiche e le azioni.

La sostenibilità è lo strumento indispensabile per mantenere nel lungo periodo un vantaggio competitivo derivante da alcuni fattori interni tra cui la qualità del management, il sistema di offerta, le infrastrutture, le competenze dei lavoratori etc…

La misurazione nel tempo della competitività ha bisogno di prendere in considerazione in pari misura la componente economica, sociale e ambientale.

La sfida  delle Bandiere Blu e Arancioni per le località siciliane costiere e dell’entroterra: migliorarsi un passo alla volta

  1. Bandiere Blu  l’assegnazione della Bandiera Blu avviene secondo procedure piuttosto stringenti, che seguono il protocollo Uni-En Iso 9001-2008: i 32 criteri del programma vengono aggiornati periodicamente in modo da spingere le amministrazioni locali partecipanti a impegnarsi per risolvere, e migliorare nel tempo, le problematiche relative alla gestione del territorio al fine di una attenta salvaguardia dell’ambiente.

Parametri: si va dall’assoluta validità delle acque di balneazione secondo regole più restrittive di quelle previste dalla normativa nazionale sulla balneazione (passano solo quelle classificate come “eccellenti” negli ultimi quattro anni) ai regolari campionamenti effettuati nel corso della stagione estiva. Solo se questi aspetti sono stati rispettati si può accedere alla seconda fase che mette sotto inchiesta l’efficienza della depurazione delle acque reflue e della rete fognaria allacciata almeno all’80% su tutto il territorio comunale, la raccolta differenziata e la corretta gestione dei rifiuti pericolosi, la presenza di vaste aree pedonali, piste ciclabili, arredo urbano curato, aree verdi, i servizi delle spiagge compreso personale addetto al salvamento e l’accessibilità per tutti, corsi d’educazione ambientale, rivolti in particolare alle scuole e ai giovani, ai turisti e residenti, la diffusione dell’informazione su Bandiera Blu e la pubblicazione dei dati sulle acque di balneazione, la situazione delle strutture alberghiere dei servizi d’utilità pubblica sanitaria, le informazioni turistiche e la segnaletica aggiornata. Si chiude con la certificazione ambientale e delle procedure delle attività istituzionali e delle strutture turistiche presenti sul territorio comunale e la presenza d’attività di pesca ben inserita nel contesto della località marina.

La Bandiera Blu è un’eccellenza, conquistata da 6 località in Sicilia nel 2018 (Lipari, Tusa, Menfi, Marina di Ragusa, Ispica, Santa Teresa di Riva), ma un obiettivo a cui tutte le località possono puntare.

Il programma favorisce la sostenibilità locale con un forte coinvolgimento e partecipazione delle comunità costiere, con azioni strettamente connesse all’innalzamento della qualità della vita e alla tutela del patrimonio ambientale. Ogni anno infatti i requisiti per ottenere la Bandiera Blu vengono rivisti con l’obiettivo di stimolare i Comuni ad impegnarsi nell’ottica del miglioramento continuo.

  1. Bandiere Arancioni – Il Touring Club Italiano ha sviluppato il Modello di Analisi Territoriale A.T. per: valutare la qualità del territorio e dei servizi turistici della località, anche tramite un’accurata visita sul campo da parte di un team di esperti del settore; elaborare  Piani di miglioramento del territorio in un’ottica di sviluppo turistico sostenibile; disciplinare l’assegnazione e il ritiro della Bandiera arancione.

Il M.A.T. prevede un percorso d’analisi strutturato nelle seguenti fasi:

Candidatura dei Comuni: presentazione della candidatura tramite compilazione del modulo online, invio degli allegati e formalizzazione della partecipazione all’iniziativa.

Analisi della località e visita sul campo: analisi dei dati e sopralluoghi, condotti in forma anonima dal TCI, attraverso l’applicazione del M.A.T. che verifica oltre 250 criteri d’analisi, ripercorrendo l’esperienza del turista.

Elaborazione dei risultati: analisi complessiva dei dati e valutazione finale.

Piano di miglioramento: elaborazione e consegna ai Comuni visitati (indipendentemente dall’esito) del Piano di miglioramento, utile strumento che approfondisce le aree di analisi sulle quali si suggerisce di intervenire, crea consapevolezza nell’attivare processi di autoanalisi presso gli operatori pubblici e privati e indica specifiche azioni per perfezionare e potenziare il sistema di offerta turistica locale.

Bandiera arancione: assegnazione della Bandiera arancione ai Comuni che soddisfano i criteri previsti; il marchio è temporaneo e subordinato al mantenimento dei requisiti; la verifica avviene ogni tre anni con una tempistica fissata da TCI a livello nazionale. Le località assegnatarie hanno l’opportunità di rientrare facoltativamente nel Network Bandiere arancioni del Touring Club Italiano, cioè accedere a una serie di attività di promozione e comunicazione, a fronte di un contributo.

L’analisi delle località si sviluppa attraverso una valutazione quali-quantitativa che verifica oltre 250 criteri, raggruppati in 5 aree relative agli aspetti più rilevanti del sistema di offerta turistica di un piccolo Comune.

ACCOGLIENZA

Presenza e completezza dei servizi di informazione turistica online e in loco e della segnaletica; accessibilità alla località, mezzi di trasporto e mobilità interna.

RICETTIVITÀ E SERVIZI COMPLEMENTARI

Completezza, varietà e livello del sistema ricettivo e ristorativo, nonché di eventuali servizi complementari.

FATTORI DI ATTRAZIONE TURISTICA

Grado di conservazione e fruibilità delle risorse storico-culturali e ambientali; offerta di produzioni agroalimentari e artigianali tipiche; manifestazioni ed eventi; adozione di soluzioni di innovazione sociale.

QUALITÀ AMBIENTALE

Azioni intraprese nell’ambito della gestione ambientale e dei rifiuti; adozione di soluzioni volte al risparmio energetico e iniziative di educazione ambientale; presenza di eventuali elementi detrattori della qualità paesaggistica e ambientale.

STRUTTURA E QUALITÀ DELLA LOCALITÀ

Valutazione delle componenti, anche immateriali (atmosfera, tipicità, ospitalità, integrità e armonia del centro storico, …) decisive per determinare l’esperienza del visitatore e creare un’immagine positiva della destinazione.

In Sicilia l’unica località a potersi fregiare della Bandiera Arancione è Petralia Sottana (PA).

 La sfida verso lo sviluppo sostenibile è più che mai attuale: lo strumento del monitoraggio  pur nella difficoltà della scelta degli indicatori di misurabilità e comparabilità spazio-temporali degli stessi, renderà i percorsi applicativi sempre più concreti.

Pietro Benina

 

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